sabato 19 novembre 2011

Lou Reed & Metallica: Lulu



La disputa teologica della settimana
questa volta è quasi una vera disputa teologica!

Quando quest'estate ho letto del nuovo disco dei Metallica in arrivo, ho subito pensato: "bene!"

Ecco, magari non proprio una reazione entusiastica, direte voi, ma ero al lavoro, ed era appunto estate. Non era il momento di approfondire troppo.

Il passare del tempo ha portato nuovi dettagli sul nuovo album: dalle dichiarazioni del produttore ("sarà un vero capolavoro!" o qualcosa di altrettanto malaugurante), al fatto che sarebbe stata una collaborazione con Lou Reed, storico membro dei Velvet Underground di Andy Warhol prima e cantautore impegnato poi.

I nostri cari alfieri del thrash arrivano da lavori un po' altalenanti, per non dire deludenti. Personalmente, il loro precedente disco, Death Magnetic, non è dispiaciuto. Un paio di pezzi hanno stazionato per mesi nel mio lettore MP3 (That Was Just Your Life e The Day That Never Comes), nonostante parte del pubblico e della critica gli abbiano tributato più che altro pernacchie. Ma si sa che l'invidia è uno sport molto praticato (da noi è uno di quelli nazionali) e quando un colosso del genere va in difficoltà tutti godono a sputarci sopra, sempre e comunque.

Forse non sarebbe bastato un Black Album 2.0 a far contenti tutti, di sicuro Lulu è servito a gettare tanta altra benzina sul sacro fuoco dello scontento.


Tributo al personaggio omonino delle opere di tal Frank Wedekind (ammetto la mia ignoranza), risalenti ad un centone d'anni fa, Lulu è il parto di una collaborazione insolita e strana. Una gestazione ch non da spazio a compromessi nè stilistici nè commerciali: abbiamo deciso di fare questo assieme, abbiamo deciso di farlo così, e bon: questa è l'impressione che mi dato l'ascolto di questo disco (soprattutto quella di James Hetfield che usa intercalari di questo tipo: molto probabile...)

Se questa sensazione mi porta, da una parte, a fare i complimenti agli artisti coinvolti, dall'altra mi fa chiedere, semplicemente, perchè?

Perchè Reed+Metallica+Personaggiodiundrammaturgodialtritempi?

Mi sembra una combinazione troppo astrusa per poter funzionare... e la sensazione permane dopo l'ascolto. E'... strano. Non c'è niente che si attacca bene.

Sarebbe stato lo stesso, chessò... se Lady Gaga e Mango avessero fatto un'opera ispirata a qualche libro di Palahniuk. Lady Gaga ft. Mango - Choke!
Sarebbe strano, e non funzionerebbe!

I Metallica hanno sfornato musiche discrete, ma ripetitive, a cui Reed ha appicciato un cantato spoken word, praticamente ci parla sopra... Acqua e olio. Periodicamente partono dei cori di James che quasi coprono la voce solista. Non aiuta il fatto che Lou stoni un casino. Ma tanto!

Non sono un fan delle voci "perfettine". Reputo Joe Strummer dei Clash un grande cantante... ed era Joe Strummer, cazzo! Mai sentito I Fought the Law? Non era intonato, aveva una voce un po' così, ma funzionava alla grande!

I testi non sono male, tristi e spiazzanti, prestati a qualche gruppo emo spingerebbero al suicidio migliaia di inutili ragazzini, però non hanno musicalità, abbinandosi magari bene ad uno stile cantautorale ma facendo a pugni con la parte strumentale di Lulu.

Ogni tanto Lou si improvvisa metallaro, peggiorando drasticamente la situazione già abbondantemente compromessa, come nella pessima traccia Pumping Blood, spendendosi in urlacci sgraziati e stonatissimi, ai limiti dell'imbarazzante: molto meglio quando segue il suo stile. E ho detto tutto!

Anche il singolo The View lascia l'amaro in bocca, con musica e voce che non si prendono mai, e il testo pungente non può fare miracoli.

Qua e la si pesca qualcosa di piacevole... come la traccia di apertura Brandenburg Gate, o la piacevole Iced Honey, suonata anche nell'inaspettata ospitata a Che tempo che fa su Rai Tre, domenica scorsa. Non a caso sono le canzoni più semplici.

Altra critica da muovere è per la durata dei singoli pezzi... si sfiorano anche i 20 minuti, troppo, per riff ripetitivi a sottofondo di un racconto.

Complimenti per il coraggio e la voglia di stupire, ma la sensazione è che abbiano calcato troppo la mano, perdendo il controllo della loro creazione che è diventata qualcosa di mastodontico, in senso negativo. Ascoltare i due cd in una sola tirata è una mazzata sui denti altrettanto grande.

Parliamo invece dell'apparizione a Che Tempo Che Fa... Quella è stata una sorpresa positiva.

Ovviamente, ho scoperto il tutto casualmente su Internet, in quanto personalmente non visto nessun carrozzone mediatico per pubblicizzare la cosa. Ma erano i Metallica, sulla terza rete nazionale!

Carino lo stage per l'esibizione, un po' meno il gobbo elettronico in mezzo al palco (e girato di lato), che ha fatto sgamare subito un Lou Reed che evidentemente non ha fatto i compiti a casa per impararsi i testi delle due canzoni suonate... Da segnalare la quantità di fan in maglietta nera d'ordinanza presenti in studio!


E' la prima volta che scrivo di musica, mi rimetto alla clemenza della corte!

~H.C. Loyd

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