domenica 23 ottobre 2011

4 film che in Italia hanno dovuto lasciare spazio al cinepanettone di turno



Discorriamo di cinema
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C’era una volta un paese famoso per il cibo, la malavita organizzata e il buon cinema.
Questa fiabesca landa si chiamava Germania.

No, forse mi sono sbagliato. Forse dovevo dire Italia. Fatto sta che il nostro paese, decennio dopo decennio, si sta stancamente involvendo a tal punto  da intaccare alcuni dei suoi capisaldi. Se spaghetti, pizza, mandolino, mafia, baffi e altri stereotipi che ci dipingono al mondo intero come una fusione a metà di Supermario e Tony Soprano (guarda caso personaggi partoriti all’estero) resistono alla grande, non lo stesso si può dire di quello che stava diventando il nuovo fiore all’occhiello dell’immagine italiana: il cinema.



La scoperta dell’acqua calda, starete pensando. Tutti sanno che in Italia più che i tristemente noti cinepanettoni e qualche altra commedia di livello altalenante non si fa (tranne, alcune, piacevoli eccezioni. E speriamo che questo spacchi davvero ) Scelte spinte dai botteghini, da quello che vuole la gente. 

Allora, forse, sono i gusti di merda il vero problema. Un clamoroso circolo vizioso del disgusto, merda che viene prodotta, mangiata e ancora prodotta. Facile, comodo, economico. Finchè a chi mangia va bene, perché smettere di produrre?

Nel corso degli anni, i distributori nostrani hanno operato scelte seguendo il precedente, e molto tecnico, discorso, lanciando allo sbaraglio alcuni titoli validi senza la minima promozione, salvo cancellarla dalla programmazione nel giro di una settimana scarsa.

Peggio ancora, alcuni titoli che le sale non le hanno viste neanche di striscio, accontentandosi di doppiaggi frettolosi da inserire nell’edizione nostrana del dvd di turno.

Ma cosa è andato perduto, nel corso degli anni?

Ecco una lista, in ordine sparso, di pellicole che alcuni appassionati conosceranno bene (non parlo di fregnacce sconosciute), ma che il grande pubblico ha ignorato senza pietà per i motivi di cui sopra.



 Shaun of the dead



Giunto dalle nostre parti come Shaun dei morti (che traduzione!) prima,  L'alba dei morti dementi dopo (delizioso titoletto!) e Shaun of the dead - Lalba dei morti dementi infine, in rigorosa distribuzione home video, questa è una piccola perla nota agli appassionati di genere.

Una volta c'erano belle parodie, come quelle dei fratelli Zucker. Una pallottola spuntata, l'Aereo più pazzo del mondo. Un po' meno, robe come Scary Movie.

Negli anni il giocattolo si è rotto. In Italia sono arrivato stronzate di tutti i tipi, da Epic Movie, Distaster Movie, <inserire termine inglese qui che a volte non è neanche lo stesso del titolo orginale> movie e così via (come dimenticare il fantastico, a partire dal titolo, 3Ciento?)

Ecco, nel 2004, qualcuno, in Inghilterra, ha pensato si potesse fare qualcosa di più. Divertire sì, ma con una comicità più ricercata, e mantenendo intatte le caratteristiche del genere che si va a parodiare.

Ecco un film che fa ridere, e tanto, ma riesce anche a spaventare (poco, pochissimo, quasi niente) comunque più di tanti ridicoli ed esagerati VERI (o, meglio, presunti tali) esponenti dell'horror.

Vale mille volte di più la scena della madre di Shaun che i due Paranormal Actvity.

Qualche tempo dopo, la premiata ditta Wright/Pegg/Frost ci ha riprovato con Hot Fuzz, parodia del cinema d'azione. Con risultati passabili.

Snatch


Nel 1992 esce Reservoir Dogs (Cani da rapina, qui da noi, divenuto poi Le iene). Nel 1994, Pulp Fiction. Tarantino diventa famoso e d'ispirazione per chi vuol fare film strafighi con criminali strafighi.

Ma, siccome fare un film strafigo non è facile, anche se hai i criminali strafighi (ci ha provato, fallendo,  anche il coautore di Pulp Fiction, Roger Avary, con il noioso ma recuperabile Killing Zoe), di pellicole belle sul tema ne sono uscite comunque poche.

Nel 1998, sempre in Inghilterra, un tizio chiamato Guy Ritchie (che si guadagna da vivere facendo il regista, ma è diventato famoso divorziando da Madonna) sforna un simpatico e complesso film, veloce come la luce, chiamato Lock & Stock. Due anni dopo rilancia la posta con un film molto simile, innestato dalla presenza di volti noti come Brad Pitt e Benicio Del Toro.

Come risultato, Snatch spacca i culi al botteghino inglese fracassando record a suon di sterline. Qui da noi? Praticamente non pervenuto.

Potete beccarlo ogni tanto su Rete 4 o La 7, se avete fortuna, come una robetta con Steven Seagal.

Qualche anno più tardi uscirà Slevin, filmetto carino ma inferiore a questo, ma che in Italia fu pubblicizzato per benino perchè c'era Bruce Willis, ma soprattutto perchè per metà film Josh Hartnett compariva a petto nudo, per la felicità delle signore.

I conti non mi tornano, perchè in Snatch le stesse signore avrebbero potuto ammirare Brad Pitt mezzo svestito, mentre interpretava in modo semplicemente geniale un pugile gitano che disputava incontri non propriamente regolamentari.


Per il momento ci fermiamo qui. Nel titolo avrete letto di 4 film. Gli altri due li teniamo per la prossima volta.

Non lanciate estintori.

~H.C. Loyd


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